Nudità
***
Il mattinale oggi è brivido svagato,
vi arpeggia il vento, rivela qualche raggio
appena accennato di sole, tramagli d'erbe.
Ti ritrovo nei muschi del greto
come folgore di luce evaporata,
velo che affiora dai fondali, imperturbata
argilla che plasma umori di sempre.
Sei nudità di ramo e ansa di rivo
frastagliata e scabra. Ogni cosa già annusa
il suo letargo, spinge nei ristagni
l'alito di novembre.
Di quel perire greve è il basto troppo stretto,
una mistura di bacche velenose.
Ti guardo, spunto le parole che respiriamo.
***
Ninnj Di Stefano Busà tratta da "GRADIVA" New York,
International Journal of Italian Poetry n° 23-24
tutti i diritti riservati
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Il mattinale oggi è brivido svagato,
vi arpeggia il vento, rivela qualche raggio
appena accennato di sole, tramagli d'erbe.
Ti ritrovo nei muschi del greto
come folgore di luce evaporata,
velo che affiora dai fondali, imperturbata
argilla che plasma umori di sempre.
Sei nudità di ramo e ansa di rivo
frastagliata e scabra. Ogni cosa già annusa
il suo letargo, spinge nei ristagni
l'alito di novembre.
Di quel perire greve è il basto troppo stretto,
una mistura di bacche velenose.
Ti guardo, spunto le parole che respiriamo.
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Ninnj Di Stefano Busà tratta da "GRADIVA" New York,
International Journal of Italian Poetry n° 23-24
tutti i diritti riservati