L’uomo della postmodernità di Ninnj Di Stefano Busà
Quando una società sviluppata moderna e apparentemente alla pari con altre culture Europee più aggiornate, continua a scivolare giù giù per la china, come sta facendo da alcuni decenni la nostra, c'è da chiedersi dove andremo a finire. Perché il rischio di derive, di crisi irriversibile, di destabilizzazione è notevole e reale. C'è nell'aria tanta inquietudine, si fiuta a naso, si cerca di non capire, di far finta, ma è il peggior nemico di se stesso chi proprio non vuol vedere. Con la scusa infantile di non creare allarmismi, con la giustificazione di non voler vedere tutto nero, l’uomo della postmodernità si crea per se e per gli altri un sistema di vasi comunicanti che portano tutti ad una paralisi, ad un'asfissia, ad una necrosi che difficilmente è calcolabile negli anni che verranno. Oggi tutto è rimesso in discussione da una strategia di mercato che ha visto crollare interi sistemi bancari sotto il peso di una grave infamia. L'aver inventato titoli-spazzatura (li chiamano) in realtà sono bond o fondi d'investimento pluristrutturati (altra formula studiata apposta dai furbi a danno degli ingenui...Ciò permette ai grandi finanzieri di appropriarsi di interi patrimoni, di lautissimi guadagni, con compensi astronomici e assegni di fine-rapporto dei quali non sono intuibili neppure gli zeri. Nasdaq, Borse tecnologiche, titoli inquinati avvelenati dominano il palcoscenico del mondo e fanno di soggetti virtuali, ricchezze reali immense. Uomini-paperoni dirigono questi circoli viziosi con strumenti di vita o di morte per intere popolazioni, per la grande America, per le tasche dei risparmiatori più indefessi che hanno barattato l'intera vita per ottenere una casa, un podere, un gruzzolo che permettesse loro una vita discreta in vecchiaia. Ora formano eserciti di diseredati, di truffati, di falliti. Dopo un'intera esistenza trascorsa a risparmiare per avere un tetto sulla testa, o un appartamentino da dare ai figli, tanti uomini e donne si sono visti strappare a forza l'intero gruzzolo investito, che va messo all'asta e perduto nel breve giro di qualche settimana.
Cosa è accaduto all'uomo del Duemila? Non sta valutando né ponderando su quello che potrà essere la distruzione del pianeta?Continuando di questo passo ogni individuo della terra si sentirà autorizzato a incentivare il suo modello di vita deviato, corrotto, a usurpare ciò che non gli spetta con l'inganno e la sopraffazione. Inutile dire cosa è confuso e non va in questo nostro mondo così deviato e corrotto: a partire dalla morale, dell'etica, del buon senso, della saggezza della cultura dell'amore, della giustizia tutto è confuso e maledettamente intricato, tutto si mescola in un susseguirsi di avvenimenti che hanno la rapidità della luce. L'incongruenza di essere portatori di un maleficio non sfiora nessuno.
Si tenta di esorcizzare la coscienza mettendola a tacere in favore del benessere facile e dell’utile a tutti i costi. I ruoli, le identità, i modelli sono intercambiabili. Tutto è elettronico anche il nostro cervello che se è inadatto a navigare su internet è fuori gioco, non esiste. I finanzieri, gli uomini di legge una volta integerrimi cittadini, ai quali non faceva difetto l'integrità morale e l’ onestà oggi si mettono a rubare, a prendere mazzette per vivere, per poi giustificarsi, quando vengono colti sul fatto, con frasi del tipo: come si fa a vivere? Allora tutti a rubare, a procacciarsi guadagni illeciti con droga, falsi in bilancio, concussioni, mafia, pizzo. La vita sembra diventata un inferno. La cultura è diventata un optional assolutamente indigesto, secondario a tal punto da essere deriso: a chi serve? non ci vuole certo cultura per rubare! l'istinto e l'ignoranza vanno di pari passo verso un fantomatico guadagno facile che rientra nella realtà di oggi. Showmans e showgirls imperversano da televisioni private e pubbliche come carne da macello, pronta a tutto pur di giungere alla meta che è sempre la stessa: la ribalta, il privilegio, il successo, il denaro facile senza sacrifici .
Denaro! soprattutto, denaro e sempre denaro, come fossero api a far miele: i rendimenti sono astronomici e tutti vogliono fare il mestiere televisivo o la carriera politica. Bernie Madoff, il guru della finanza statunitense ha fatto il giro del mondo: ha progettato la finanza-fantasma che ha guastato, intossicato le grandi banche d'occidente, le quali hanno rovinato i piccoli risparmiatori ignari etc, in una catena di S. Antonio così inverosimile da farne tendenza, moda di tutti i giorni, come cambiarsi vestito, o guidare l'automobile. Con gesti quotidiani, con indifferenza, con crudeltà mentale hanno creato marchingegnosi giochi di finanza, prodotti avvelenati e suoi derivati appositamente creati per frodi finanziarie, per incrementare lauti guadagni. Per chi detiene i posti di comando è diventato un gioco da bambini l’accaparramento di capitolarizzazioni miliardarie senza colpo ferire; hanno sperimentato e messo in essere un ragionamento così fittizio da sembrare vero. Madoff è stato messo agli arresti domiciliari, ma non pagherà care le sue colpe. E' già tornato in libertà nella sua bella villa con piscina. I risparmiatori frodati vadano sotto i ponti, o nei dormitori dei poveri, a chi importa? Tutto è messo in vendita. Tutto è mercato tutto è in svendita e tutto deve essere facile: eludere le tasse, essere collusi, rubare, far sparire ingenti capitali dall’oggi al domani (vedi: Fiorito, Lusi, Penati & C . Non abbiamo più la visuale netta, nitida, precisa di quanto male facciamo a noi stessi.
Siamo talmente stravolti dal sistema capitalistico e dal potere politico perverso che fa loro da traino, da essere compromessi fino al collo e inconsciamente da valanghe devastanti di surrogati esistenziali ci sentiamo sommergere. Li chiamano parametri, (quelli che una volta si definivano livelli) ma sembrano non esserci più, obsoleti, quasi spariti, annebbiati da un ottundimento generalizzato che ci fa reprobi e insensibili a noi stessi. Sembra di camminare continuamente su un tapis roulant, se non tieni il passo svelto e sicuro, c'è il rischio di cadere, perché tutto pare oscillare, scivolarti all'indietro, sfuggirti. La parola «parametro» può dare i brividi e anche tanta inquietudine, ma è la sola ad attagliarsi bene a questa sorta di maledizione e perversione che ci è piovuta addosso. L'era moderna è stata rimodulata per cambiare l'impalcatura ai vecchi sistemi, ma non sarà affatto così, perché farà definitivamente crollare ogni individuo e tutto il suo formidabile regno di re Mida, se non torniamo sui nostri passi? Siamo ancora in tempo a invertire la marcia?
Quando una società sviluppata moderna e apparentemente alla pari con altre culture Europee più aggiornate, continua a scivolare giù giù per la china, come sta facendo da alcuni decenni la nostra, c'è da chiedersi dove andremo a finire. Perché il rischio di derive, di crisi irriversibile, di destabilizzazione è notevole e reale. C'è nell'aria tanta inquietudine, si fiuta a naso, si cerca di non capire, di far finta, ma è il peggior nemico di se stesso chi proprio non vuol vedere. Con la scusa infantile di non creare allarmismi, con la giustificazione di non voler vedere tutto nero, l’uomo della postmodernità si crea per se e per gli altri un sistema di vasi comunicanti che portano tutti ad una paralisi, ad un'asfissia, ad una necrosi che difficilmente è calcolabile negli anni che verranno. Oggi tutto è rimesso in discussione da una strategia di mercato che ha visto crollare interi sistemi bancari sotto il peso di una grave infamia. L'aver inventato titoli-spazzatura (li chiamano) in realtà sono bond o fondi d'investimento pluristrutturati (altra formula studiata apposta dai furbi a danno degli ingenui...Ciò permette ai grandi finanzieri di appropriarsi di interi patrimoni, di lautissimi guadagni, con compensi astronomici e assegni di fine-rapporto dei quali non sono intuibili neppure gli zeri. Nasdaq, Borse tecnologiche, titoli inquinati avvelenati dominano il palcoscenico del mondo e fanno di soggetti virtuali, ricchezze reali immense. Uomini-paperoni dirigono questi circoli viziosi con strumenti di vita o di morte per intere popolazioni, per la grande America, per le tasche dei risparmiatori più indefessi che hanno barattato l'intera vita per ottenere una casa, un podere, un gruzzolo che permettesse loro una vita discreta in vecchiaia. Ora formano eserciti di diseredati, di truffati, di falliti. Dopo un'intera esistenza trascorsa a risparmiare per avere un tetto sulla testa, o un appartamentino da dare ai figli, tanti uomini e donne si sono visti strappare a forza l'intero gruzzolo investito, che va messo all'asta e perduto nel breve giro di qualche settimana.
Cosa è accaduto all'uomo del Duemila? Non sta valutando né ponderando su quello che potrà essere la distruzione del pianeta?Continuando di questo passo ogni individuo della terra si sentirà autorizzato a incentivare il suo modello di vita deviato, corrotto, a usurpare ciò che non gli spetta con l'inganno e la sopraffazione. Inutile dire cosa è confuso e non va in questo nostro mondo così deviato e corrotto: a partire dalla morale, dell'etica, del buon senso, della saggezza della cultura dell'amore, della giustizia tutto è confuso e maledettamente intricato, tutto si mescola in un susseguirsi di avvenimenti che hanno la rapidità della luce. L'incongruenza di essere portatori di un maleficio non sfiora nessuno.
Si tenta di esorcizzare la coscienza mettendola a tacere in favore del benessere facile e dell’utile a tutti i costi. I ruoli, le identità, i modelli sono intercambiabili. Tutto è elettronico anche il nostro cervello che se è inadatto a navigare su internet è fuori gioco, non esiste. I finanzieri, gli uomini di legge una volta integerrimi cittadini, ai quali non faceva difetto l'integrità morale e l’ onestà oggi si mettono a rubare, a prendere mazzette per vivere, per poi giustificarsi, quando vengono colti sul fatto, con frasi del tipo: come si fa a vivere? Allora tutti a rubare, a procacciarsi guadagni illeciti con droga, falsi in bilancio, concussioni, mafia, pizzo. La vita sembra diventata un inferno. La cultura è diventata un optional assolutamente indigesto, secondario a tal punto da essere deriso: a chi serve? non ci vuole certo cultura per rubare! l'istinto e l'ignoranza vanno di pari passo verso un fantomatico guadagno facile che rientra nella realtà di oggi. Showmans e showgirls imperversano da televisioni private e pubbliche come carne da macello, pronta a tutto pur di giungere alla meta che è sempre la stessa: la ribalta, il privilegio, il successo, il denaro facile senza sacrifici .
Denaro! soprattutto, denaro e sempre denaro, come fossero api a far miele: i rendimenti sono astronomici e tutti vogliono fare il mestiere televisivo o la carriera politica. Bernie Madoff, il guru della finanza statunitense ha fatto il giro del mondo: ha progettato la finanza-fantasma che ha guastato, intossicato le grandi banche d'occidente, le quali hanno rovinato i piccoli risparmiatori ignari etc, in una catena di S. Antonio così inverosimile da farne tendenza, moda di tutti i giorni, come cambiarsi vestito, o guidare l'automobile. Con gesti quotidiani, con indifferenza, con crudeltà mentale hanno creato marchingegnosi giochi di finanza, prodotti avvelenati e suoi derivati appositamente creati per frodi finanziarie, per incrementare lauti guadagni. Per chi detiene i posti di comando è diventato un gioco da bambini l’accaparramento di capitolarizzazioni miliardarie senza colpo ferire; hanno sperimentato e messo in essere un ragionamento così fittizio da sembrare vero. Madoff è stato messo agli arresti domiciliari, ma non pagherà care le sue colpe. E' già tornato in libertà nella sua bella villa con piscina. I risparmiatori frodati vadano sotto i ponti, o nei dormitori dei poveri, a chi importa? Tutto è messo in vendita. Tutto è mercato tutto è in svendita e tutto deve essere facile: eludere le tasse, essere collusi, rubare, far sparire ingenti capitali dall’oggi al domani (vedi: Fiorito, Lusi, Penati & C . Non abbiamo più la visuale netta, nitida, precisa di quanto male facciamo a noi stessi.
Siamo talmente stravolti dal sistema capitalistico e dal potere politico perverso che fa loro da traino, da essere compromessi fino al collo e inconsciamente da valanghe devastanti di surrogati esistenziali ci sentiamo sommergere. Li chiamano parametri, (quelli che una volta si definivano livelli) ma sembrano non esserci più, obsoleti, quasi spariti, annebbiati da un ottundimento generalizzato che ci fa reprobi e insensibili a noi stessi. Sembra di camminare continuamente su un tapis roulant, se non tieni il passo svelto e sicuro, c'è il rischio di cadere, perché tutto pare oscillare, scivolarti all'indietro, sfuggirti. La parola «parametro» può dare i brividi e anche tanta inquietudine, ma è la sola ad attagliarsi bene a questa sorta di maledizione e perversione che ci è piovuta addosso. L'era moderna è stata rimodulata per cambiare l'impalcatura ai vecchi sistemi, ma non sarà affatto così, perché farà definitivamente crollare ogni individuo e tutto il suo formidabile regno di re Mida, se non torniamo sui nostri passi? Siamo ancora in tempo a invertire la marcia?