La Parola
*
Ti strazia la parola che vive
la sua poesia dentro la dolcezza
ingannevole di amante.
Ognuno ne porta il segno, anche a sua insaputa,
un grido chiaro che inazzurra.
Ha carne di mistero, voci accese
al tremore delle palpebre,
protese alla dolcezza di un petalo assassino:
nulla la turba, solo il mistero che la coagula
in prodigio, in ansie di luce, dove splendono
le perturbanti allure del tramonto.
Cresce in embrione e si rigenera
da sè, dal suo significato indicibile
che la tiene stretta in un canto d’amore.
E’ dunque la <parola> poetica la summa di ogni nostro destino? E ci esalta e ci strazia perché dentro essa vi è la trascendenza animistica dell'individuo, il suo più alto emblema e la sua perdizione.
Lascia che parli il respiro
la poesia mi esprime, nella poesia ritrovo ogni bellezza
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Ti strazia la parola che vive
la sua poesia dentro la dolcezza
ingannevole di amante.
Ognuno ne porta il segno, anche a sua insaputa,
un grido chiaro che inazzurra.
Ha carne di mistero, voci accese
al tremore delle palpebre,
protese alla dolcezza di un petalo assassino:
nulla la turba, solo il mistero che la coagula
in prodigio, in ansie di luce, dove splendono
le perturbanti allure del tramonto.
Cresce in embrione e si rigenera
da sè, dal suo significato indicibile
che la tiene stretta in un canto d’amore.
E’ dunque la <parola> poetica la summa di ogni nostro destino? E ci esalta e ci strazia perché dentro essa vi è la trascendenza animistica dell'individuo, il suo più alto emblema e la sua perdizione.
Lascia che parli il respiro
la poesia mi esprime, nella poesia ritrovo ogni bellezza