INTERVISTA A CURA DI GABRIELLA PISON
1)Ninnj, vuoi parlarmi degli artisti e dei letterati contemporanei, vuoi parlarmi di essi e in che rapporti sei?
NDSB: Ho conosciuto di persona o attraverso corrispondenza, web ed interviste, molti tra gli artisti e intellettuali più importanti della pagina letteraria contemporanea: Edoardo Sanguineti che è stato con me in Giuria “Pensiola Sorrentina” per alcuni anni, Antonio Piromalli docente di Letteratura, scrittore e critico, con il quale sono stata in contatto epistolare fino alla sua morte; Giuseppe Benelli, docente di Filosofia ed Estetica all’Università di Genova, figura di spicco della pagina letteraria di oggi. Vittoriano Esposito, critico, scrittore e saggista, Giovanni Raboni critico autorevole del Corriere della Sera, prefatore della mia raccolta poetica: “L’Arto-fantasma”, Marco Forti già direttore editoriale della Mondadori che mi ha anche stilato la prefazione a: “Tra l’onda e la risacca”, con presentazione di Francesco D’Episcopo Docente di Letteratura italiana e critica letteraria all’Università di Salerno, Giorgio Barberi Squarotti che mi ha prefato: “Le lune oltre il cancello (Premio Libero de Libero 1998), Emerico Giachery, docente emerito di italianistica, Attilio Bortolucci, poeta e scrittore insigne.
Ho conosciuto Massimo Grillandi, Ferruccio Ulivi, F.Fortini, Mario Sansone, Carlo Bo, che tanto mi hanno stimata, senza prendermi però per mano e introdurmi in ambienti più editorialmente atti a consolidare la mia scrittura. Mi sono tenuta sempre nellel retrovie, senza espormi, o buttarmi nella mischia, se prima non ne fossi stata invitata a farlo…la mia modestia non mi ha mai premiata, oggi alla mia veneranda età, non sono stata ancora introdotta in campi “minati” e interdetti ai più. E’ probabile che in vita non vi comparirò decisamente, ma da morta dovranno prenderne atto per pura necessità storiografica.
La domanda successiva riguarda un po’ la mia area di appartenenza: cosa ne pensi e quali rapporti hai con la letteratura di ascendenza mittleuropea, riconoscendo anche una certa diversità rispetto a certa temperie italiana ?
NDSB: Con la Letteratura mitteleuropea non ho avuto contatti, ho letto molti degli autori, ma non ne ho conosciuto nessuno direttamente.
2)Hai curato un’opera di grande rilievo come “L’evoluzione delle Forme Poetiche. Quanto ti ha assorbito e quanto ti ha arricchito questo lavoro?
NDSB: devi sapere che in precedenza ho già curato 5 edizioni per Lineacultura, dal 1987 al 2002, ma sarà meglio appurarlo sul web, in quanto, esssendo molto indietro nel tempo, potrei sbaglaire date.
3)vuoi parlarmi del tuo impegno civile?
NDSB: il mio impegno civile è tutto risolto nel dare alla storia della Letteratura tutta me stessa, non ho assoloto cariche politiche, né ho ricevuto incarichi di governo, neppure il Cavalierato che danno a tutti (cani e porci), mai l’Ambrogino d’oro, l’onorificenza milanese per i più meritevoli, ma chi avrebbe dovuto chiederlo per me? Chi mi stimava, eventualmente, non certo io, ma standomene defilata e non buttandomi nella mischia, hanno ritenuto giusto di non dovermi nulla. In compenso ho avuto l’onorificenza di “Gran dignitario in Letteratur” del Governo dell’Ecuador nell’ottobre 2011 e la seconda laurea honoris causa in Scienze delel Comunicazioni dall’Università Pontificia Salesiana nel 2013.
Ultima domanda:
4) ti piacerebbe pubblicare una opera omnia?
Sì, mi piacerebbe, perché sarebbe il frutto di di tutta la mia attività culturale. Ma sono convinta che la tua opera sarà la mia opera omnia e resterà agli annali della mia storiografia, non avendo più io molto tempo a disposizione.
E infine:
COSA NE PENSA NINNJ DELLA SCRITTURA A QUATTRO MANI?
Domanda: Oggigiorno le collaborazioni tra più autori e le scritture congiunte o “a quattro mani” sono molto diffuse, sia nella narrativa che nella poesia. Sinceramente troppo difficile, se non addirittura inconcepibile, che una poesia possa essere scritta insieme da due persone, nonostante la loro vicinanza, amicizia e parità di visioni perché la poesia, per come la concepisco io, è un atto estremamente personale che non può realizzarsi nella spartizione della creazione tra un attacco scritto da una persona e una seconda parte scritta dall’altra. Credo che in questo modo l’atto stesso di far poesia possa essere considerato morto e la lirica finisca per essere un misero collage di frasi di persone, incollate a puntino, con esiti che non possono che risultare desolanti. Che cosa ne pensa Lei a riguardo?
NDSB: L’incompatibilità tra i vari “individui” esclude “ a priori” una realizzazione a quattro mani che possa armonizzarsi in perfetta sintesi. Saranno sempre due o più modi di sentire, di avvertire la visione dell’esistente, diversificate le aspirazioni, le idealità, le emozioni. È come voler accoppiare un cane e un gatto, snaturandoli entrambi, i due mondi confliggono e non vi può essere sintesi tra le due realtà. Il risultato non può che essere desolante, una sorta di puzzle, o un collage eseguito a freddo, a tavolino, le percezioni sono altre in ognuno, molto distanti dall’armonia che può realizzare una sola voce. L’esito a mio parere non può che essere inferiore.
COME SI COLLOCA LA POESIA NEL WEB?
L’una e l’altra ipotesi. È il luogo, il viaggio e la vitrasformazione, di trasfert nell’<altrove> di un concetto altro che lo descrive e lo rinnova. Per il poeta la Poesia è il distacco dalla realtà in un luogo a procedere della fantasia, in cui l’ultimo fiore a dischiudersi è il caos, e dunque, la connotazione più vicina al suo vissuto, all’esperienza del suo dolore, al fatto quotidiano che ne banalizza il reale apprendistato. Da qui, ha inizio tutta la sua avventura: dall’incontro delle ferite con l’occasione e il desiderio di superamento. La Poesia si colloca ovunque vi sia un pensiero che sappia cogliere l'emozione e apprezzare il linguaggio lirico come forma universale, quello del Web mi appare un linguaggio criptico che non dà le stesse emozioni, ma soddisfa la gran parte dei giovani che s’interessano all'informatica. Sono due cose diverse.
1)Ninnj, vuoi parlarmi degli artisti e dei letterati contemporanei, vuoi parlarmi di essi e in che rapporti sei?
NDSB: Ho conosciuto di persona o attraverso corrispondenza, web ed interviste, molti tra gli artisti e intellettuali più importanti della pagina letteraria contemporanea: Edoardo Sanguineti che è stato con me in Giuria “Pensiola Sorrentina” per alcuni anni, Antonio Piromalli docente di Letteratura, scrittore e critico, con il quale sono stata in contatto epistolare fino alla sua morte; Giuseppe Benelli, docente di Filosofia ed Estetica all’Università di Genova, figura di spicco della pagina letteraria di oggi. Vittoriano Esposito, critico, scrittore e saggista, Giovanni Raboni critico autorevole del Corriere della Sera, prefatore della mia raccolta poetica: “L’Arto-fantasma”, Marco Forti già direttore editoriale della Mondadori che mi ha anche stilato la prefazione a: “Tra l’onda e la risacca”, con presentazione di Francesco D’Episcopo Docente di Letteratura italiana e critica letteraria all’Università di Salerno, Giorgio Barberi Squarotti che mi ha prefato: “Le lune oltre il cancello (Premio Libero de Libero 1998), Emerico Giachery, docente emerito di italianistica, Attilio Bortolucci, poeta e scrittore insigne.
Ho conosciuto Massimo Grillandi, Ferruccio Ulivi, F.Fortini, Mario Sansone, Carlo Bo, che tanto mi hanno stimata, senza prendermi però per mano e introdurmi in ambienti più editorialmente atti a consolidare la mia scrittura. Mi sono tenuta sempre nellel retrovie, senza espormi, o buttarmi nella mischia, se prima non ne fossi stata invitata a farlo…la mia modestia non mi ha mai premiata, oggi alla mia veneranda età, non sono stata ancora introdotta in campi “minati” e interdetti ai più. E’ probabile che in vita non vi comparirò decisamente, ma da morta dovranno prenderne atto per pura necessità storiografica.
La domanda successiva riguarda un po’ la mia area di appartenenza: cosa ne pensi e quali rapporti hai con la letteratura di ascendenza mittleuropea, riconoscendo anche una certa diversità rispetto a certa temperie italiana ?
NDSB: Con la Letteratura mitteleuropea non ho avuto contatti, ho letto molti degli autori, ma non ne ho conosciuto nessuno direttamente.
2)Hai curato un’opera di grande rilievo come “L’evoluzione delle Forme Poetiche. Quanto ti ha assorbito e quanto ti ha arricchito questo lavoro?
NDSB: devi sapere che in precedenza ho già curato 5 edizioni per Lineacultura, dal 1987 al 2002, ma sarà meglio appurarlo sul web, in quanto, esssendo molto indietro nel tempo, potrei sbaglaire date.
3)vuoi parlarmi del tuo impegno civile?
NDSB: il mio impegno civile è tutto risolto nel dare alla storia della Letteratura tutta me stessa, non ho assoloto cariche politiche, né ho ricevuto incarichi di governo, neppure il Cavalierato che danno a tutti (cani e porci), mai l’Ambrogino d’oro, l’onorificenza milanese per i più meritevoli, ma chi avrebbe dovuto chiederlo per me? Chi mi stimava, eventualmente, non certo io, ma standomene defilata e non buttandomi nella mischia, hanno ritenuto giusto di non dovermi nulla. In compenso ho avuto l’onorificenza di “Gran dignitario in Letteratur” del Governo dell’Ecuador nell’ottobre 2011 e la seconda laurea honoris causa in Scienze delel Comunicazioni dall’Università Pontificia Salesiana nel 2013.
Ultima domanda:
4) ti piacerebbe pubblicare una opera omnia?
Sì, mi piacerebbe, perché sarebbe il frutto di di tutta la mia attività culturale. Ma sono convinta che la tua opera sarà la mia opera omnia e resterà agli annali della mia storiografia, non avendo più io molto tempo a disposizione.
E infine:
COSA NE PENSA NINNJ DELLA SCRITTURA A QUATTRO MANI?
Domanda: Oggigiorno le collaborazioni tra più autori e le scritture congiunte o “a quattro mani” sono molto diffuse, sia nella narrativa che nella poesia. Sinceramente troppo difficile, se non addirittura inconcepibile, che una poesia possa essere scritta insieme da due persone, nonostante la loro vicinanza, amicizia e parità di visioni perché la poesia, per come la concepisco io, è un atto estremamente personale che non può realizzarsi nella spartizione della creazione tra un attacco scritto da una persona e una seconda parte scritta dall’altra. Credo che in questo modo l’atto stesso di far poesia possa essere considerato morto e la lirica finisca per essere un misero collage di frasi di persone, incollate a puntino, con esiti che non possono che risultare desolanti. Che cosa ne pensa Lei a riguardo?
NDSB: L’incompatibilità tra i vari “individui” esclude “ a priori” una realizzazione a quattro mani che possa armonizzarsi in perfetta sintesi. Saranno sempre due o più modi di sentire, di avvertire la visione dell’esistente, diversificate le aspirazioni, le idealità, le emozioni. È come voler accoppiare un cane e un gatto, snaturandoli entrambi, i due mondi confliggono e non vi può essere sintesi tra le due realtà. Il risultato non può che essere desolante, una sorta di puzzle, o un collage eseguito a freddo, a tavolino, le percezioni sono altre in ognuno, molto distanti dall’armonia che può realizzare una sola voce. L’esito a mio parere non può che essere inferiore.
COME SI COLLOCA LA POESIA NEL WEB?
L’una e l’altra ipotesi. È il luogo, il viaggio e la vitrasformazione, di trasfert nell’<altrove> di un concetto altro che lo descrive e lo rinnova. Per il poeta la Poesia è il distacco dalla realtà in un luogo a procedere della fantasia, in cui l’ultimo fiore a dischiudersi è il caos, e dunque, la connotazione più vicina al suo vissuto, all’esperienza del suo dolore, al fatto quotidiano che ne banalizza il reale apprendistato. Da qui, ha inizio tutta la sua avventura: dall’incontro delle ferite con l’occasione e il desiderio di superamento. La Poesia si colloca ovunque vi sia un pensiero che sappia cogliere l'emozione e apprezzare il linguaggio lirico come forma universale, quello del Web mi appare un linguaggio criptico che non dà le stesse emozioni, ma soddisfa la gran parte dei giovani che s’interessano all'informatica. Sono due cose diverse.